La parte più delicata è proprio la comprensione di cosa si vuole aumentare e come, quindi è importante che il gruppo di lavoro sia multidisciplinare (non solo tecnici, ma anche psicologi e creativi): le aumentazioni, infatti, possono essere varie in una stessa applicazione e/o cambiare nel tempo in modo da tenere sempre vivo l’interesse dell’utente per la app stessa, oppure possono essere multi-step per cui uno stesso oggetto può essere aumentato con un primo oggetto, con cui poi l’utente interagisce per far scaturire aumentazioni successive. Una volta definiti questi passi, è necessario “catturare” (con foto o altre tecniche) l’ambiente da aumentare, creare graficamente gli oggetti digitali e inserire il tutto nella piattaforma ARTES (Augmented Reality Telco Enablers & Services), interamente concepita e sviluppata nell’Innovation Center di Telecom Italia. Questo inserimento è stato studiato per essere semplice e diretto e avviene attraverso l’AR Web Provisioning Portal, opportunamente pensato anche per i “non addetti ai lavori”. Sul terminale mobile va poi realizzata la specifica applicazione, ma attraverso l’uso dell’SDK ad hoc di ARTES questi passaggi risultano essere di molto semplificati.